Diario di Adamo. Primi giorni della razza umana, primi passi nell’Eden. Una nuova creatura dai capelli lunghi gli sta sempre attorno, lo segue, vuole parlare, ma Adamo non è abituato alla compagnia, vorrebbe che la nuova creatura stesse con gli altri animali, girasse alla larga. La nuova creatura vuole dare un nome a tutte le cose, per esempio una grande cascata diventa Cascate del Niagara, perché somiglia alle Cascate del Niagara, cosa che per Adamo non è un motivo, ma solo “pura ostinazione e imbecillità”. La nuova creatura parla troppo, anzi sta sempre a parlare, mette cartelli in giro, mangia troppa frutta. Dice di chiamarsi Eva. “Sostiene di essere una donna, cosa probabilmente dubbia, ma per me fa lo stesso”. Diario di Eva. Eva che ha un giorno o almeno così le pare perché non può essere accaduto il giorno prima ancora, se ne sarebbe ricordato. Eva si descrive come un esperimento alle prese con la scoperta del paesaggio che la circonda: le stelle, prova a prenderle e non ce la fa, così piange; prende coscienza delle distanze, fa amicizia con gli animali. Guarda con meraviglia la luna, la aspetta con ansia quando la portano via e poi è felice quando la riportano. Segue un altro esperimento, sembra un uomo, assomiglia a un uomo, “ha gusti rozzi e non è gentile”. Prova a fare amicizia con lui ma non è facile. Diario di Satana: il serpente osserva curiosi i due esseri umani che si avvicinano all’Albero della Conoscenza e gli chiedono il significato di alcune parole, Bene, Male, Morte, Senso Morale…

In quasi quarant’anni di lavoro, Mark Twain portò avanti il suo personale racconto dei fondatori della razza umana, partendo dalle voci di Adamo ed Eva e poi spostandosi su nuove conformazioni e diramazioni, in un corpo narrativo multiforme sempre più “dispersivo e caotico”, con l’inserimento di nuovi personaggi, nuovi narratori come Reginald Selkirk, il “filosofo folle e professore di scienza delle previsioni storiche”. Nell’antologia della Piano B curata da Alessandro Miliotti vengono riuniti per la prima volta in italiano – ma senza alcuna pretesa di sistematizzazione, dato che trattasi di opera “complicata persino per lo stesso autore” – questi scritti sui fondatori: da alcuni estratti dei diari di Adamo ed Eva al diluvio universale e all’arca di Noè, ai diari di Matusalemme e Shem, fino al finale soliloquio di Adamo in mezzo a Central Park nella contemporanea New York City, in stato di osservazione di quella razza umana che ha visto nascere e crescere lungo migliaia di anni.

Luca Lampariello

 

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