Piano B ha appena pubblicato La semplice verità, una selezione inedita dei suoi diari e di quelli di Ralph Waldo Emerson, suo amico e collega «trascendentalista». Ordinata con criterio cronologico, a voci alterne come in un dialogo immaginario, la raccolta è una miniera di succosi aforismi, imperdibili quelli scritti negli anni del viaggio a Cape Cod: «La vera domanda non è: “Dove è andato il viaggiatore? Quali luoghi ha visto?”, bensì: “Chi era il viaggiatore? In che modo ha viaggiato? Quale autentica esperienza ne ha tratto?”. Viaggiare è lo stesso che restare a casa, e pertanto la vera domanda è: “Come vivi e ti comporti a casa tua?”». Tra «i sermoni dei metodisti e i sermoni dei marosi», un dio resta sullo sfondo: spirituale e muriatico, chirurgico ed elegante, Thoreau non cede al nichilismo, non cade nello scetticismo, eppure non resiste alla tentazione di demolire, con garbo, anche l’«anima americana», la superbia dei Padri Pellegrini che espropriarono le terre ai nativi: «Nessuno sembra essere stato l’unico proprietario dell’intera America prima che arrivassero gli yankees… A ogni buon conto io so bene che se si possiede una cosa ingiustamente, alla fine si dovranno certo fare i conti con il diavolo». E se si ha un’anima, trattare almeno sul prezzo.

Camilla Tagliabue

 

http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2012-04-15