Edward Carpenter fu uno dei principali riformatori della Gran Bretagna tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Determinante nella fondazione della Fabian Society e del Labour Party, si batté per il suffragio femminile e sostenne sempre, mettendo in pratica le proprie teorie, la possibilità di una «semplificazione della vita». Socialista utopista, promotore del vegetarianesimo e poeta, fu al centro del panorama letterario del suo tempo: conobbe Robert Graves, Oscar Wilde e Isadora Duncan, fu amico di Walt Whitman, Tagore e E.M. Forster, ed ebbe corrispondenze epistolari con Gandhi e Jack London; Tolstoj lo definì «un degno erede di Carlyle e Ruskin». Apertamente omosessuale, Carpenter è inoltre riconosciuto come uno dei pionieri per la difesa dei diritti lgtb in Inghilterra. La fama conquistata in vita ha conosciuto l’oblio per ragioni complesse, ma dagli anni Settanta del Novecento è in atto un processo di meritata consacrazione della sua figura.