Giancarlo Sturloni

Il pianeta tossico. Sopravviveremo a noi stessi?

Affolliamo un pianeta che abbiamo inquinato e depredato fino al punto di non ritorno. Entro il 2050 dovremo raddoppiare la produzione di cibo per sfamare più di 9 miliardi di persone. Ma le terre coltivabili sono finite, i pesticidi avvelenano l’acqua, deforestazione e fertilizzanti accelerano i cambiamenti climatici che a loro volta causeranno siccità e inondazioni, minacciando i fragili raccolti di un’agricoltura intensiva che divora enormi quantità di energia.
Siamo troppi, consumiamo già il doppio delle risorse che la Terra può generare e vorremmo consumare ancora di più. Il baratro è sotto i nostri piedi. Questo libro racconta la più grande sfida che l’umanità abbia mai affrontato: sopravvivere a se stessa. Perché non c’è alcun pianeta da salvare: la Terra può benissimo fare a meno di noi, l’ha fatto per miliardi di anni, e potrebbe tornare a farlo presto.
L’autore lo spiega con un linguaggio chiaro e diretto, senza tecnicismi o prudenze, per offrire al lettore la possibilità di comprendere le cause della crisi ambientale e cosa ci attenda nei prossimi decenni. Si chiede se possiamo evitare la catastrofe, o se non sia già troppo tardi. Spingendosi a immaginare cosa resterà del nostro mondo: scheletri di megalopoli, pozzanghere di veleni chimici, barre di combustibili nucleari, spiagge arcobaleno di granelli di plastica. Con una convinzione: l’ambientalismo non è grido di allarme. È una critica radicale al modello di sviluppo che ci ha condotti sull’abisso.

Collana: Pagine: 184 Prezzo: 14,00 Product ID: 2190

Rassegna Stampa

Il pianeta tossico @ Il Sole 24 Ore (25-10-2014)
gennaio 2nd, 2018
 
Il pianeta tossico @ L’Indice (n.12)
gennaio 2nd, 2018
 
Il pianeta tossico @ Il Piccolo (11-11-2014)
gennaio 2nd, 2018
 
Il pianeta tossico @ Il Piccolo (21-01-2015)
gennaio 2nd, 2018
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Il pianeta tossico @ Il Mucchio (Marzo 2015)
gennaio 2nd, 2018